19 giugno 2015
Arrivati sulla costa est ci sentivamo già in un'altro mondo, dopo tanto tempo ecco di nuovo la civiltà!
Tutto qui è perfetto, nelle città e nei paesini sul mare non c'è niente fuori posto.
Lasciamo Townville in serata alla ricerca di un'area di sosta dove pernottare, non facciamo tanti chilometri in quanto è già buio e alla prima free area decidiamo di fermarci, siamo in un paesino che nei pressi della stazione ferroviaria ha messo a disposizione un'area dove poter sostare per la notte con van e camper, ma niente tenda, il ciò vuol dire un'altra notte di scomodità in tre nel van!In compenso c'erano le docce calde e tutte le comodità mai trovate fino a quel momento nelle free aree.
Direzione Arlie Beach località rinomata per il divertimento e le escursioni in barca sulle vicine isole e la barriera corallina, ovviamente tutto ciò, a questo punto del viaggio e fuori dal nostro budget, in più ripensandoci lo snorkeling a Exmouth sicuramente batte tutti, ioltre al fatto che il tempo non prometteva bene, erano in arrivo precipitazioni.
Quindi ci mettiamo di nuovo in marcia verso Agnes Water dove si dovrebbe tornare sulle tavole a surfare, arriviamo all'orario tramonto e ancora qualcuno in acqua sfida le onde che si presentano tutte destre lunghe e pulite. Troviamo il campeggio indicato sulla mappa che ci costa solo sei dollari a testa per notte, ci fermiamo per due notti giusto per goderci un'intera giornata in spiaggia.
Così è stato! Quasi tutta la mattina e parte del pomeriggio ho surfato, in queste acque stavolta dell'immenso oceano pacifico che non toccavo da più di un anno.
Ho preso delle belle ondine e, anche le braccia dopo un paio di settimane di stop hanno ripreso a muoversi, anche solo pochi giorni di stop nel surf si fanno sentire.
Mi sono piaciute molto queste onde, anche questa piccola e carina località turistica abbastanza economica e fuori dal caos dei posti più battuti.
Di nuovo in strada per andare verso la prossima meta: Noosa, ci fermiamo in un'area sosta dove forse per l'ultima notte io e Carlotta staremo in tenda, ci siamo un po' stufati di lottare con materassini buchi umidità e montare e smontare tutti i giorni la nostra camera da letto! L'indomani passiamo anche da Rainbow Beach che si trova lungo la strada, giusto un salto veloce a vedere quello che il vento ha modellato su questa costa formando contrasti di colore con la sabbia e le rocce che vanno dal bianco al giallo fino a un rosso fuoco, ecco perchè il nome spiaggia arcobaleno.
Sulla strada per Noosa un vero arcobaleno anzi due ci hanno accompagnato per un po', l'impressione è stata di passagli sotto come un grande ponte colorato, arcobaleno sinonimo di pioggia, infatti a Noosa dove ci siamo rimasti un paio di giorni la pioggia non dava tregua.
La sistemazione più economica e stata quella di appoggiarsi all'ostello dove abbiamo potuto parcheggiare il van all'interno ed usufruire dei bagni e della cucina che come tutti gli ostelli sono sempre poco fornite e affollate quasi da farti passare la voglia di cucinare.
Ma torniamo a parlare di quello per cui è famosa questa località: le onde destre tra le più pulite e lunghe d'Australia e, particolarmente indicate per il longboard anche se di disgraziati fedeli alla tavola corta come me non mancavano.
Sono stato fortunato a beccare una bella giornata, mattina e pomeriggio in acqua su onde combattute per l'affollamento ma tanta soddisfazione nel poter salire in piedi e surfarle per tanto con quella schiuma bianca che come una fiamma di una miccia ti segue fino a schiacciarti, se non sei veloce abbastanza per fuggire su quelle discese di vetro con un pezzo di poliestere rivestito da uno strato di resina sotto ai piedi, sembra di volare sull'acqua.
Ho avuto l'occasione di provare anche le tavole di Andre e Carlotta, con le loro forse ho preso le onde migliori della giornata, la finale, forse la migliore di sempre con una luce bruciata dal tramonto di quel sole che finalmente, si è fatto vedere dopo giorni.
Noosa mi è piaciuta ma un pochino affollata per i miei gusti, ma nel limite del possibile, sicuramente ad avere la possibilità di restare c'è modo di apprezzarla meglio.
La mattina prima di ripartire c'era un sole splendido e tutti gasati decidiamo di farci l'ultima surfata, parcheggiamo e ci prepariamo, muta indossata e tavole sotto braccio, ci portiamo verso l'ingresso all'acqua dove però, ci viene qualche sospetto in quanto non c'è praticamente nessuno a parte 4 o 5 persone e la cosa non quadra visto che è sabato e ci sono delle belle onde oltre a un bel sole.
Ecco che la nostra felicità sfuma nel momento in cui dal suono del megafono proveniente da alcuni gazzebi piazzati sulla spiaggia, ci invita gentilmente a non entrare in acqua in quanto è in svolgimento una competizione di surf di alcuni vecchi affezionati del longboard old style.
Noi come dei cani bastonati, con la coda tra le gambe ce ne andiamo delusi non solo per la surfata negata ma perchè per prepararci e, tirare giù le cose dal van ci vuole il suo tempo ma anche perchè nel momento in cui stavamo facendo il riscaldamento l'annuncio ci ha sfottuto un pochino dicendo queste testuali parole: "And then these guys with shortboard?!..unbelievable!!!"
Abbiamo buttato le tavole sul van e siamo saliti con la muta ancora addosso alla ricerca di un'altro spot, Noosa era impraticabile per l'affollamento così decidiamo di portarci avanti percorrendo la strada lungo la sunshine coast che conduce a Brisbane dove arriveremo per sera e dove soprattutto ci attende il nostro caro e vecchio compagno di viaggio nonché L'andrea da Boves!
Facciamo qualche chilometro e decidiamo di fermarci in una spiaggia dove c'è poca gente e scarseggiano anche le onde ma ormai siamo pronti e vogliamo farci un bagno in questa giornata di sole. Il tempo per bagnarsi e poi diretti da Andrea che ci attende con ansia in quanto non vede gente nota e non parla l'italiano da mesi!...ci prepara una zuppa squisita e poi ciliegina sulla torta ci propone una serata tutta da dimenticare, siamo finiti in un locale gay dove gli uomini ballavano da donne e le donne da uomini, ad un certo punto io e Carlotta cotti perchè non più abituati a tirare dopo la mezzanotte ci dirigiamo verso il van dove sveniamo fino all'arrivo dell'Andre e all'alba delle 4 siamo tornati a casa di Andrea dove abbiamo potuto, finalmente, dopo un mese e mezzo, dormire su un letto vero!
Il giorno seguente lasciamo Brisbane che abbiamo giusto attraversato in macchina e passiamo per la gold coast, tra i grattaceli a ridosso della spiaggia di Surfers Paradise dove in realtà le onde non sono un gran chè, è ormai il tramonto e ci troviamo all'altezza di Currubin dove, attraversando un ponte i miei occhi avvistano un point affollato di surfisti, andiamo a goderci lo spettacolo suggestivo del tramonto e di questo spot con onde belle e di sfondo i grattaceli e aerei che decollano dall'aeroporto vicino. Decidiamo di passare la notte nelle vicinanze per poter surfare la mattina seguente, andiamo alla ricerca per l'ultima volta di un posto dove parcheggiare e passare la notte indisturbati e soprattutto senza correre il rischio di essere visti dai ranger.
Spot trovato, non potevamo trovare di meglio, in un'area verde sulla foce del fiume con ponte dell'autostrada di fianco e aerei che decollano in continuazione, non potevamo non chiudere in bellezza il nostro periodo di barbonaggio senza dormire sotto a un ponte!...e c'è chi ancora ha il coraggio di chiamarla bella vita!!
Ecco che alla mattina di buonora son in acqua, Andre e Carlotta un po' per pigrizia un po' per l'affollamento in acqua decidono di non entrare, il tempo di prendere confidenza con le onde e poi si va', mi sono divertito e mi sento sempre più sicuro e determinato sulla tavola, ogni volta che si prende un onda è una sensazione unica e non vorresti mai smettere.
Andiamo a percorrere gli ultimi chilometri che ci separano dalla nostra meta, Byron Bay, ma sostando prima per un pranzo veloce a Coolangatta, che, con i suoi grattaceli sulla spiaggia si contraddistingue per avere delle onde destre pulite e lunghissime che purtroppo non ho avuto il piacere di provare.
E' il 15 giugno e ci siamo, il nostro caro compagno di viaggio Cody dopo aver percorso la bellezza di oltre 12000 km di strada ci ha portato alla nostra meta finale colei che è stata anche la prima località che più di un anno fa' ha accolto me e Andre in Australia, che emozione arrivare sulla spiaggia e tirare un sospiro di sollievo e abbracciare colei che poco ci sperava in questa impresa ma che con il tempo ci ha creduto, ed io ho creduto in lei e non potevo chiedere dei compagni di viaggio migliori, tutto sommato siamo sempre andati d'accordo e avevamo bene o male tutti le stesse idee in testa per affrontare questa avventura indimenticabile.
Forse il viaggio più bello della mia vita sia per i posti visitati le esperienze e le situazioni di disagio ma anche di estrema felicità e libertà ma soprattutto grazie a mio fratello a cui devo molto in questa Australia e a lei, Carlotta un sogno trasformato in realtà!...Grazie ragazzi!
Ma adesso che un'altro capito si è chiuso e ora di godersi queste ultime settimane di Australia per me e Carlotta e ultimi mesi per l'Andre che a quanto pare li passerà in questa località famosa per il surf e per i tanti fricchettoni che girano per il paese e che si ritrovano in spiaggia ad esibirsi sotto le forme artistiche che vanno dalla musica a disegni bellissimi sulla sabbia.
Appena arrivati abbiamo subito contattato gente che aveva messo annunci di camere in affitto su internet e dopo aver visto un paio di topaie abbiamo trovato quella giusta per noi!...abbiamo una camera spaziosa con tanto di bagno e cabina armadio wifi, frigo e televisione e la possibilità per l'Andre di parcheggiare il van nel giardino sul retro e utilizzare il resto della casa, abitato oltre che noi da altre 6 persone ( un personaggio strano della tasmania, sembrerebbe 3 ragazze giapponesi (non è ancora noto il numero esatto!), un indiano e una ragazza italiana mezza domenicana).
Siamo a pochi passi dal centro e dalla spiaggia, e finalmente possiamo usufruire di quelle comodità da tempo dimenticate, un letto un frigo della corrente elettrica, una cucina, la doccia calda che adesso è indispensabile visto che è inverno a tutti gli effetti e quando si torna dalla surfata si ha proprio voglia di scaldarsi con dell'acqua sopra i dieci gradi! Anche il povero Cody ha ricevuto un po' di gratitudine nel trovare la casa dove abbiamo potuto alleggerirlo di tutto ciò che ci portavamo dietro e cambiare per la terza volta in 8 mesi l'olio del motore!
Quindi siamo a Byron per surfare e lo stiamo facendo da quando siamo arrivati ad ora, surfando già in situazioni diverse e surreali, dal surfare fino all'imbrunire, in un pomeriggio di pioggia dove a un certo punto non si distingueva più il mare dal cielo e, le luci del faro e del paese facevano un'atmosfera surreale, nell'ultima onda che ho preso riuscivo solo a distinguere la schiuma bianca da tutto il resto per quando era buio.
Poi praticamente ci sono sempre i delfini e ne ho visto uno che si e messo a surfare un onda di fianco a un surfista, per non parlare di quando si divertono a sfrecciarti sotto la tavola, poi ho visto anche una tartaruga e ho surfato un'onda passando sopra ad un immenso branco di pesci...bestiale!
Le stesse onde che più di un anno fa' guardavo da spettatore adesso sono alla mia altezza, sono veramente contento di aver raggiunto un livello che ti permette di apprezzare a pieno questo sport che altrimenti risulterebbe solo come una gran fatica, ma l'unico segreto è provare e riprovare e non mollare mai, spero che un giorno anche l'Andre e Carlotta prendano più confidenza, ma in questi giorni stanno facendo progressi, stiamo a vedere.
Negli ultimi giorni i sono stati degli attacchi di squali non molto distanti da qui, anche noi iniziamo a preoccuparci un po' e sabato mentre eravamo in acqua e sopra di noi giravano gli elicotteri ecco che passa il guardia spiaggia con la moto d'acqua e ci invita ad uscire dicendo a tutti che era stato avvistato uno squalo non lontano da noi.
Si esce si attende una ventina di minuti e poi tutti dentro di nuovo, restando però nell'acqua più bassa.
La mia avventura sta per giungere alla fine, almeno a fine primo tempo, Carlotta è già andata a Perth, da dove prenderà il volo per l'Italia...mi manca già, dopo tre mesi di convivenza totale è difficile non sentire la sua voce e torturarsi a vicenda con battute e dispetti!
Sono stati tre mesi stupendi, indimenticabili!