28 dicembre 2014
Mi passano a prendere alle 7 al faro, sono tre simpatici
bergamaschi che vedevo ogni tanto in spiaggia con cui scambiavo due parole.
Lascio Andre nel suo van a dormire anche se le temperature
sono già alte, sono contento di aver trovato un passaggio ma dopo 170 km a
Bunbury ci fermiamo al benzinaio, vado in bagno e quando esco mi arriva la
chiamata dall’Andre che mi dice che non trova le chiavi del van, mi tocco la
tasca, panico, penso mi si sia fermato il cuore per un attimo, le chiavi erano
nella mia tasca cazzzzzoooooo!!!
Che giramento di coglioni ero in uno stato di delusione
totale, preso dalla sconforto ho ragionato sul da farsi, chiedendo inutilmente
alla gente se qualcuno andasse verso Perth, assolutamente dovevo tornare perché
ci sono anche le chiavi di scorta ma c’è un cazzo di meccanismo che fa’ da
antifurto, un semplice e banalissimo pezzo di plastica con un chip che sblocca
l’avviamento e quello era attaccato solo a quelle chiavi.
Non c’era alta soluzione che tornare indietro, assolutamente
l’opzione di tornare con loro non è stata presa in considerazione, poveri
andavano a farsi un paio di giorni di vacanza, allora guardiamo per treni o
bus, ma fino a sera non ce ne sono…è pure domenica, l’unica soluzione rimane
quella di tornare indietro in autostop.
Mi lasciano sull’imbocco per la strada che porta indietro a
Perth, saluto mortificato e dispiaciuto….ma che sfiga però, avevo le chiavi in
tasca solo perché le avevo usate per aprire lo sportellone dietro e prendere
due biscotti e in automatico le avevo messe in tasca.
Eccomi sul ciglio di una strada rovente in una giornata come
tutte del resto senza una nuvola in celo e un sole che brucia, si ferma un
signore e mi accompagna pochi chilometri più avanti dove c’è una piazzola
migliore, resto per una ventina di minuti pensando già al peggio nel caso non
si fermasse nessuno quando ecco che una jeep con un carrello attaccato si ferma
e mi carica.
A bordo c’è una coppia di giovani biondissimi australiani
diretti a Perth che devono però passare per Fremantle….che culo!!!
Si parla si ride e si scherza, mi fanno ascoltare dei pezzi
della band di lui, non male, classico sound australiano che ricorda molto John
Butler…poi gli argomenti si fanno più seri e mi chiedono se sono cattolico e
credo in dio…loro sono molto religiosi a quanto pare e credono molto in Gesù.
Io rispondo di essere nato in paese cattolico dove però non
praticante, confermando che sicuramente gli insegnamenti di questa religione
portano a crescere con dei giusti ideali, come del resto insegna anche il
buddismo ma dico di credere più nella natura e nella scienza per quando
riguarda la creazione.
Saluto e ringrazio dicendo che ci rivedremo al festival di
fine marzo che si terra Fremantle dove
ci saranno un sacco di artisti interessanti australiani e non solo.
Torno ad orecchie basse e la coda in mezzo alle gambe al
faro dove era parcheggiato il van, l’Andre si propone ad accompagnarmi e dopo
aver raccattato due cose per fare i panini si va diretti ripercorrendo una
strada che ormai so a memori, giurnà trasà!!
Siamo a Margaret e dopo una breve sosta in campeggio, dove
avevo abbandonato tutta la mia roba si va in spiaggia, almeno si sfrutta
l’occasione per surfare.
A tratti è tranquillo ma ogni tanto arrivano di quelle onde
power che fanno passare la voglia di stare in acqua soprattutto dopo un periodo
completamente fuori allenamento.
Cena e a letto presto, forse domani si lavora!...sveglia
alle 6 e poi con la mia bici aspetto fuori dal supermercato dove c’è il ritrovo
dei poveracci come me che hanno bisogno di lavorare nei vigneti…arriva il boss
e mi riconosce e mi dice di aggregarmi a una macchina.
Si arriva nel vigneto e il lavoro di oggi consiste
nell’alzare i due fili che fanno da sostegno ai tralci dai ganci a metà su
quelli più alti per permettere alla macchina che taglia le cime e i lati di
avere un riferimento.
Si parte due filari a testa e good luck!....sono lunghi e
alle 9 già il sole brucia, il lavoro non è durissimo ma per giorni interi
potrebbe esserlo, a volte i cavi si sganciano facilmente me altre dove i
viticci si sono aggrovigliati per bene si fa un po’ fatica.
La cosa che però mette un po’ di insicurezza sono gli
innumerevoli ragni alcuni anche grossini che con le loro ragnatele sbarrano il
filare, bisogna stare vigili, tra di loro si potrebbe nascondere anche qualche
soggetto velenoso.
Per oggi solo mezza giornata bisogna giusto finire questo
vigneto e vacanza fino al 5 gennaio…che palle non ne posso più di vacanza, lo
sono da troppo tempo e un conto esserlo e sentirsi ma in questo momento ho
bisogno di stabilità, non sto più viaggiando da qualche settimana, mi sento di
perdere solo tempo, per attese e risposte e, non essendo macchinato limitato,
oltre a non avere neanche una dimora stabile.
La tenda l’ho dovuta rimuovere perchè da oggi il campeggio è
tutto prenotato, e poi da solo mi costava troppo, fortunatamente verrò ospitato
qui nel caravan park dai ragazzi di Cameri che mi faranno stare nel van per
qualche sera, sto aspettando la risposta di una camera che forse si libera il 2
gennaio, speriamo!
Nel frattempo continuerò a barboneggiare sperando che l’anno
nuovo porti novità positive, anche se comunque sto bene ma ho bisogno di ridare
un senso alle cose che faccio, adesso sono nel parco di fianco ad un insetto
stecco che non si muove da più di un’ora, mi sa che sono l’unico di essermi
accorto della sua presenza….e un po’ lo capisco!