martedì 30 dicembre 2014

28 dicembre 2014

Mi passano a prendere alle 7 al faro, sono tre simpatici bergamaschi che vedevo ogni tanto in spiaggia con cui scambiavo due parole.
Lascio Andre nel suo van a dormire anche se le temperature sono già alte, sono contento di aver trovato un passaggio ma dopo 170 km a Bunbury ci fermiamo al benzinaio, vado in bagno e quando esco mi arriva la chiamata dall’Andre che mi dice che non trova le chiavi del van, mi tocco la tasca, panico, penso mi si sia fermato il cuore per un attimo, le chiavi erano nella mia tasca cazzzzzoooooo!!!

Che giramento di coglioni ero in uno stato di delusione totale, preso dalla sconforto ho ragionato sul da farsi, chiedendo inutilmente alla gente se qualcuno andasse verso Perth, assolutamente dovevo tornare perché ci sono anche le chiavi di scorta ma c’è un cazzo di meccanismo che fa’ da antifurto, un semplice e banalissimo pezzo di plastica con un chip che sblocca l’avviamento e quello era attaccato solo a quelle chiavi.

Non c’era alta soluzione che tornare indietro, assolutamente l’opzione di tornare con loro non è stata presa in considerazione, poveri andavano a farsi un paio di giorni di vacanza, allora guardiamo per treni o bus, ma fino a sera non ce ne sono…è pure domenica, l’unica soluzione rimane quella di tornare indietro in autostop.

Mi lasciano sull’imbocco per la strada che porta indietro a Perth, saluto mortificato e dispiaciuto….ma che sfiga però, avevo le chiavi in tasca solo perché le avevo usate per aprire lo sportellone dietro e prendere due biscotti e in automatico le avevo messe in tasca.

Eccomi sul ciglio di una strada rovente in una giornata come tutte del resto senza una nuvola in celo e un sole che brucia, si ferma un signore e mi accompagna pochi chilometri più avanti dove c’è una piazzola migliore, resto per una ventina di minuti pensando già al peggio nel caso non si fermasse nessuno quando ecco che una jeep con un carrello attaccato si ferma e mi carica.

A bordo c’è una coppia di giovani biondissimi australiani diretti a Perth che devono però passare per Fremantle….che culo!!!

Si parla si ride e si scherza, mi fanno ascoltare dei pezzi della band di lui, non male, classico sound australiano che ricorda molto John Butler…poi gli argomenti si fanno più seri e mi chiedono se sono cattolico e credo in dio…loro sono molto religiosi a quanto pare e credono molto in Gesù.

Io rispondo di essere nato in paese cattolico dove però non praticante, confermando che sicuramente gli insegnamenti di questa religione portano a crescere con dei giusti ideali, come del resto insegna anche il buddismo ma dico di credere più nella natura e nella scienza per quando riguarda la creazione.

Saluto e ringrazio dicendo che ci rivedremo al festival di fine marzo che si terra  Fremantle dove ci saranno un sacco di artisti interessanti australiani e non solo.
Torno ad orecchie basse e la coda in mezzo alle gambe al faro dove era parcheggiato il van, l’Andre si propone ad accompagnarmi e dopo aver raccattato due cose per fare i panini si va diretti ripercorrendo una strada che ormai so a memori, giurnà trasà!!

Siamo a Margaret e dopo una breve sosta in campeggio, dove avevo abbandonato tutta la mia roba si va in spiaggia, almeno si sfrutta l’occasione per surfare.
A tratti è tranquillo ma ogni tanto arrivano di quelle onde power che fanno passare la voglia di stare in acqua soprattutto dopo un periodo completamente fuori allenamento.

Cena e a letto presto, forse domani si lavora!...sveglia alle 6 e poi con la mia bici aspetto fuori dal supermercato dove c’è il ritrovo dei poveracci come me che hanno bisogno di lavorare nei vigneti…arriva il boss e mi riconosce e mi dice di aggregarmi a una macchina.

Si arriva nel vigneto e il lavoro di oggi consiste nell’alzare i due fili che fanno da sostegno ai tralci dai ganci a metà su quelli più alti per permettere alla macchina che taglia le cime e i lati di avere un riferimento.
Si parte due filari a testa e good luck!....sono lunghi e alle 9 già il sole brucia, il lavoro non è durissimo ma per giorni interi potrebbe esserlo, a volte i cavi si sganciano facilmente me altre dove i viticci si sono aggrovigliati per bene si fa un po’ fatica.
La cosa che però mette un po’ di insicurezza sono gli innumerevoli ragni alcuni anche grossini che con le loro ragnatele sbarrano il filare, bisogna stare vigili, tra di loro si potrebbe nascondere anche qualche soggetto velenoso.

Per oggi solo mezza giornata bisogna giusto finire questo vigneto e vacanza fino al 5 gennaio…che palle non ne posso più di vacanza, lo sono da troppo tempo e un conto esserlo e sentirsi ma in questo momento ho bisogno di stabilità, non sto più viaggiando da qualche settimana, mi sento di perdere solo tempo, per attese e risposte e, non essendo macchinato limitato, oltre a non avere neanche una dimora stabile.
La tenda l’ho dovuta rimuovere perchè da oggi il campeggio è tutto prenotato, e poi da solo mi costava troppo, fortunatamente verrò ospitato qui nel caravan park dai ragazzi di Cameri che mi faranno stare nel van per qualche sera, sto aspettando la risposta di una camera che forse si libera il 2 gennaio, speriamo!


Nel frattempo continuerò a barboneggiare sperando che l’anno nuovo porti novità positive, anche se comunque sto bene ma ho bisogno di ridare un senso alle cose che faccio, adesso sono nel parco di fianco ad un insetto stecco che non si muove da più di un’ora, mi sa che sono l’unico di essermi accorto della sua presenza….e un po’ lo capisco!



sabato 27 dicembre 2014

24 dicembre 2014

E’ la vigilia di Natale, mi sveglio di buonora e m’incammino verso la strada che porta verso Perth, ho solo lo zaino piccolo con me perché tutto il resto è rimasto in tenda nel campeggio, bici compresa in custodia di Francesca.
Eccomi a bordo dell’asfalto già rovente alle 8,00 del mattino con il pollice alzato, passano pochi minuti ed ecco una macchina che accosta, due ragazze e un ragazzo impegnato a giocare al suo videogioco al cellulare mi accompagnano a Busselton dove loro si fermano.
50 km sono stati percorsi ne mancano 110!...sono di nuovo in attesa del prossimo buon uomo che accosta a raccattarmi, pochi minuti ancora ed ecco un L200 nero e con i vetri oscurati che esce dalla carreggiata pochi metri dopo di me.
Salgo e inizio a chiaccherare con questo simpatico ragazzotto che mi racconta di quello che fa’, lavora in miniera ed è appassionato di foto, in particolare i soggetti sono i surfisti, scatta le foto in acqua e ne ho viste alcune, sono veramente belle.
Doveva fermarsi da sua mamma a passare il Natale a Mandurah un paese a quasi 50 km da Fremantle ma visto che era presto ha deciso di accompagnarmi fino a là, si è fatto 100 km in più così perché gli andava, è stato gentilissimo, d’altronde lui è abituato alle lunghe distanze, si fa’ due ore di aereo per andare a lavorare!

Sono di nuovo a Fremantle, il mercato in piazza i soliti soggetti strani che girano per le vie in centro e recupero le chiavi del van dall’Andre che sta lavorando come cameriere al ristorante “Sandrino”, vado a South beach dove trascorro la vigilia in attesa che l’Andre finisca di lavorare.

Rivedo persone già conosciute con cui scambio due parole e poi verso seretta la spiaggia si anima, i bonghi iniziano a suonare e quando ormai è buio mi ritrovo in compagnia di un paio di simpatici Australiani, un Giapponese un’Americana, dei Francesi e due Italiani.
Poi dal nulla come un angelo dal buio spunta una donna bionda che in mano ha qualcosa molto familiare a noi italiani, in quel cartone a campane c’è proprio un bel pandoro Bauli!...era pure quello al limoncello!...ci dice buon Natale e ce lo consegna…noi sbalorditi ringrazia e ricambiamo gli auguri e in un attimo ce lo mangiamo e diffondiamo il made in Italy agli altri compagni del gruppo.
Poi arriva la chiamata dell’Andre che ha terminato il suo turno, questa volta non siamo nelle fredde vie di Robecco prima e Bia dopo come da tradizione a bere vin brulè ma a Fremantle a divertirci con queste temperature estive.
Come ogni vigilia si fa’ mattina ma questa volta nessun pranzo in famiglia ci attende, siamo in spiaggia mangiando i nostri sandwich e rimpiangiamo le grandi mangiate di Natale….però ripeto siamo in spiaggia!!!

Anche questo Natale se ne andato siamo cotti e torniamo nel van abbastanza presto, l’indomani trascorriamo la giornata lungo la costa nell’attesa di andare a fare una bella grigliata a casa di Andre cu, passiamo anche per l'orto botanico dentro in questo grande parco vicino al centro cità su questa collina da cui si da la visuale sulla baia e sui grattaceli del piccolo centro di Perth

Siamo una decina al tavolo, una vera tavolata come si deve, tutti italiani ovviamente, i coinquilini di Andrea e i genitori la nonna e la sorella di uno di questi e ovviamente noi.
Si parla del più del meno si fanno diversi paragoni tra i paesi e dopo hamburger, lamb e anche canguro e arrivato il momento del panettone, trovato scontato a metà prezzo al supermercato.
Ci voleva questa mangiata giusto per rimanere nella tradizione!


Domani si ritorna a Margaret nella speranza di cominciare a lavorare nelle vigne, ho trovato dei ragazzi italiani conosciuti qui che proprio domani vanno in quella direzione e mi aggrego a loro.













lunedì 22 dicembre 2014

23 dicembre 2014 

Natale è alle porte ma ovviamente non si sente per niente il clima natalizio, come del resto non si sente più da anni.

Sono passate due settimane da quando ho scritto l’ultima volta ma non ci sono troppe novità da raccontare, ho passato più tempo del voluto in Fremantle, solo perché ho dovuto rivedere i mie piani e programmare tutto da capo.

I due Andrea si sono stabiliti praticamente, entrambi lavorano e hanno una sorta di sistemazione, io non essendo amante della città e del mare piatto e del vento costante ho valutato l’opzione di tornare a Margaret River, piccola località che mi era piaciuta per le spiagge dove poter surfare e soprattutto perché è un piccolo paesello con tutto l’indispensabile a portata di mano.

Sono partito con una ragazza tedesca in possesso di un van e un altro ragazzo inglese conosciuti nell’ostello in cui ogni tanto ci introfulavamo io e Andre.
Io due compagni di viaggio si sono rivelati veramente noiosi e completamente spaesati, non sapevano di preciso cosa volevano fare della loro vita e ogni cosa era difficile da fare insieme o praticamente impossibile.

Ogni volta che facevo una proposta le uniche risposte erano: “I don’t know” o “I don’t mind”…e alura ma vignea da dì dopo l’ennesima risposta, fem me a dìsi mi!
Era l’unica via d’uscita altrimenti non si arrivava a un dunque.
Ho fatto veramente di tutto per orientarli e aiutarli anche a trovare una tavola da surf visto che la loro intenzione era di imparare a surfare, ma a quanto pare non è servito a niente, figuriamoci, se per decidere se comprare o meno un gelato ci hanno messo 20 minuti per poi decidere di non prenderlo.

Non capisco veramente come faccia questa gente a stare in giro così alle spese del papi, come si direbbe da noi : “nan…..disedasss!!!!”…che le ura!
Fatto sta che, dopo appena due giorni trascorsi qui anzi uno e mezzo dopo una crisi esistenziale lei decide di tornare a casa e quindi di nuovo a Fremantle e lui che qui potrebbe vivere meglio che a casa avendo la fortuna di parlare la stessa lingue, impaurito e spaesato decide di tornare nella unica città che ha visto da quando è arrivato in Australia un mese fa’.

Rimango da solo con la mia roba in un campeggio dove solo con la tenda non è possibile rimanere, quindi mi sposto nel caravan park dove per non pagare il prezzo pieno chiedo gentilmente di poter condividere la piazzola, e, una mamma con due figlie si rende disponibile a cedermi quei pochi metri quadri che mi bastano per poter piantare la mia tenda.

Si chiama Francesca e ovviamente ha origini Italiane da parte del padre e neozelandese da parte della madre, le figlie si chiamano Esmerald la più piccola e Ocean la più grande, il padre di origini tedesche è a surfare la dove anch’io ho approcciato ben 6 anni fa’ con il surf, in quel bellissimo posto nelle Algarve chiamato Sagres.

Nel frattempo però mi ero portato avanti sapendo che la convivenza con quei due non sarebbe durata ho comprato una bicicletta che mi sta aiutando a muovermi più agilmente
Per riconfermare come sempre che il mondo è piccolo, qua nel caravan park ci sono altri ragazzi Italiani di cui uno di Legnano, conosciuto già la scorsa volta praticamente in acqua intanto che surfavo con Andre, che condivide il caravan con un ragazzo Sardo e poi una coppia di novaresi che il caso vuole lui ha lavorato qualche volta a Robecco per il Farascin!

Mi ha aiutato con il suo van a traslocare dall’altro campeggio a questo, ho iniziato quindi a inserirmi nella società di questa piccola realtà del western Australia dove la maggior parte delle macchine girano con la tavola da surf sul tetto o pronta all’uso nell’abitacolo.

Però non avendo la  macchina diventa difficile raggiungere la spiaggia, sto cercando un porta tavola da istallare sulla bici e magari provare a pedalare  combattendo contro il vento perenne anche qui, pur di andare a surfare qualche volta.
Poi ovviamente sono in cerca di lavoro perché non posso vivere d’aria, le opportunità di lavorare nelle farm o meglio nei vigneti ci sono, purtroppo però adesso tra le vacanze di Natale e una sorta di periodo intermedio nell’attesa della maturazione, fa si che, da tutte le agenzie ricevo la stessa risposta, ossia di tornare a chiedere dopo le feste.
Parlando con gli altri ragazzi qui in campeggio l’andazzo è quello e comunque capisco che hanno tutti la testa già per le vacanze e  non pensano più al lavoro, che già faticano a farlo normalmente!
Quindi l’idea è quella di passare il Natale con mio fratello e magari quell’altro sciagurato di Andrea, ci terrei veramente anche se ho avuto già diversi inviti qui, ma si sa com’è: …“Natale con i tuoi….”

Penso di lasciare qui le mie cose nel caravan dei ragazzi italiani o a Francesca e di ritornare già per santo Stefano e cercare di entrare nel mondo lavorativo prima del nuovo anno, oltre a trovare una sistemazione alternativa alla tenda, sebbene sia estate di notte arriva a 10 gradi e il sacco a pelo non bastava, quindi al negozio dell’usato consigliato da Francesca ho comprato piumone copri piumone e copri materasso ad un prezzo che farebbe concorrenza al banco del mercatino di mia mamma!

Ieri sera sono andato sempre su consiglio di Francesca a cenare in questo centro di ritrovo dove tutti i lunedì fanno da mangiare e con 5 dollari ti fai un bel piattone oltre che a ricevere anche delle porzioni da portati a casa, niente male…lunedì prossimo presente!


Quindi a questo punto non mi resta che godermi le feste e sperare che il Natale porti qualcosa di buono, anche se rimpiango il fatto che a quest’ora potevamo essere nei pressi di Byron Bay e farci il Natale e capodanno là, sarà per il prossimo anno, l’Andre già l’aveva fatto…per il momento è tutto da Margaret River o Fremantle, i più sinceri auguri di buon Natale a tutti!.... e non mangiate e bevete troppo!!!






mercoledì 10 dicembre 2014

11 dicembre 2014

Eccoci arrivati alla meta del nostro viaggio, Perth la città più grande del Western Australia.
Qui arriviamo e grazie ad Andrea abbiamo un appoggio per la notte, tre ragazzi Italiani amici non che quasi compaesani del nostro compagno di viaggio piemontese.
Cena e via per le vie del centro a vedere cosa succede in questa moderna città affacciata sul delta di un fiume e di fronte all'immenso oceano Indiano.
C'è bordello per strada e noi non ne eravamo più abituati dopo qualche settimana immersi nel niente, si tira mattino e poi si dorme nel van fuori casa, si dorme si fa' per dire nel senso che sorgendo presto il sole alle 7 è alto in realtà come se fossero le 10 e nel van si cuoce!
Colazione e poi via a perlustrare il litorale perthiano...spiagge belle ok, ma zero onde e tanto vento, ci dirigiamo verso Fremantle cittadina di cui in molti ce ne hanno parlato bene, un po' hippy e artistica.
Arriviamo e in effetti il posto è carino e merita, le vie del centro pedonali e di fianco ai porticcioli c'è south beach la spiaggia dei roncioni!...gente che suona, canta e beve in compagnia, la spiaggia è carina ma niente in confronto a quello che abbiamo visto a sud....e ovviamente onde zero, tanto vento e basta!
La piccola località è piena di immigrati come noi, ci sono tanti o troppi italiani e francesi, c'è una via di soli ristoranti italiani che si chiama cappuccino strip.
Le possibilità di lavoro nei locali sicuramente non mancano ma non è quello che cerco in questo omento, preferirei stare in un posto dove dopo il lavoro e nel tempo libero posso andare a surfare, e non sputtanare i soldi solo alla sera a girare per locali. 
Ci siamo accorti che è inevitabile, ci abbiamo provato a stare tranquilli per una sera ma anche quando siamo rimasti seduti alla fermate del free bus con l'idea di tornare al van e mangiarci una sana insalatina e poi andare a nanna presto ecco che siamo stati incastrati da due olandesi che alla fine ci hanno tenuto fuori tutta la notte e dopo aver vinto a biliardo ci hanno promesso che ci avrebbero cucinato la colazione il giorno seguente.
Ovviamente fidanzate con il ragazzo di una di loro che gentilmente ci ha cucinato del bacon con le uova la mattina successiva.
Poi la sera dopo, ecco che invitati all'ostello da una ragazza italiana conosciuta qualche giorno prima Andrea ritrova una ragazza che aveva conosciuto ad Adelaide e con anche l'altro Andrea siamo di nuovo ospiti o meglio abbiamo il parcheggio assicurato per il nostro van...questa volta la colazione è toccata a noi!
Comunque un posto losco dove stare senza che nessuno rompe c'è, è un parcheggio su di una lingua di scogli vicino al porto, molto suggestivo e alla sera ci sono sempre una ventina di van di randagi come noi che non ne vogliono saper di pagare per alloggiare.
Io mi sto convincendo sempre di più a tornare a Margaret River, stiamo pianificando il da farsi, se l'Andre trova da fare qui non da escludere l'ipotesi che magari ci dividiamo per un periodo.
Stiamo a vedere cosa succede, ogni giorno è una sorpresa e non sai mai cosa ti aspetta...questa è l'Australia!









mercoledì 3 dicembre 2014

3 dicembre 2014

Finalmente oggi potremo guidare per pochi chilometri per arrivare a Magaret river, una piccola località famosa per i vigneti e per il surf, quest'ultima qualità ci aveva convinto a restare per qualche giorno e al nostro arrivo altre cose come concerti e tanta bella gioventù in giro ci hanno bloccato qui.
Anche se la meta di Perth è vicina una pausa ce la meritiamo dopo 4500 chilometri di vagabondaggio abbiamo bisogno di fermarci un attimo, ecco che cercando un po' in giro abbiamo trovato un campeggio carino ed economico dove staremo per i prossimi tre giorni.
Intanto mi metto anche a girare tutti i surf shop in cerca di una tavola economica, qualcosa adocchio ma cercando su internet trovo una tavola che vende un ragazzo di qui, lo contatto e ora di sera la tavola è mia, pagata poco e fornita di sacca di un bel colorino rosa!
E' una shotboard 6.0, proprio la misura che cercavo, non troppo appuntita sul nose e con un taglio arrotondato sul retro e la possibilità di mettere 5 pinnette.
Non vedo l'ora di provarla domani, sperando che le onde saranno belle. 

4 dicembre 2014  

Qui a Margaret River si vive di surf e relax, passiamo le ore in acqua e ci divertiamo perchè c'è poca gente e le onde sono carine, la tavola nuova è una bomba, ho preso delle onde veramente belle e tra una surfata e una ribaltata in acqua si parla italiano, con me e Andrea c'era un ragazzo arrivato da poco di legnano.
Quando si torna in campeggio ci sentiamo dei signori, cucina comoda e doccia calda e tranquillità.
Questo paesino fa' proprio per me, tutto quello che occorre è sulla via principale e a quanto pare c'è richiesta per il periodo della vendemmia, e soprattutto si surfa.
Domani si va' a Perth ma sicuramente il pensiero di tornare qui si farà sentire presto appena sentirò l'aria della città!